sabato 28 marzo 2015
Vortice di giada
La settimana scorsa ho ricevuto da una mia carissima amica un regalo meraviglioso: un'incudine.
Non un'incudine classica, ma un pezzo da riciclo ricavato da una vecchia macchina agricola. Vi assicuro è un pezzo unico molto particolare, che presenta anche un'appendice che mi sarà molto utile nei lavori che andrò a realizzare.
La prima cosa che ho fatto è stata quella di lavorare il filo di metallo, ossia quella che gli inglesi chiamano Wire Working.
Con un filo di ottone di 1,5 mm ho creato un vortice infilando in una delle estremità una perla di giada africana.
Una volta data la forma che volevo ottenere al filo, ho posizionato l'oggetto sull'incudine, ho preso il martello a testa piatta ed ho iniziato a martellare, passando dal filo tondo ad un filo piatto.
Questo è il risultato!
Sembra molto semplice da realizzare ma vi assicuro che ha le sue difficoltà, forse perchè non ho utilizzato la pinza giusta per avvolgere il filo a spirale, non so ... comunque sperimentare mi serve per conoscere le potenzialità del metallo nelle sue diverse misure.
domenica 22 marzo 2015
Orecchini gocce di primavera - Parte II
Dopo alcuni giorni, in cui sono stata impegnata in altre faccende, ecco finalmente riprendere il mio progetto iniziato una settimana fa.
In realtà attendevo anche che arrivasse presso il mio fornitore di fiducia la famosa pinza fora metalli.
Ora che cel'ho fra le mani, procedo col fare il foro per far passare il filo d'argento e creare la monachina, ma non solo ...
... essendo delle gocce di primavera, mi sono fatta ispirare dall'acqua ed allora ho aggiunto due agate di colore celeste che sembrano essere sospese, in attesa di cadere giù.
Sto già pensando al mio prossimo progetto ... cosa sarà? Lo scopriremo insieme.
domenica 15 marzo 2015
Orecchini gocce di primavera - Parte I
Con l'arrivo dei materiali acquistati da Opitec, mi sono messa subito al lavoro ed ho iniziato a sperimentare la tecnica della stozzatura. Questa consiste nel battere con un martello a testa arrotondata le lamine di metallo in uno stampo emisferico per creare forme a cupola.
E' la prima volta che mi cimento nella lavorazione delle lamine di metallo e vi assicuro che è un'esperienza molto particolare soprattutto quando non si conoscono bene le caratteristiche di resistenza e durezza, plasticità ed elasticità dei metalli.
Ho iniziato con una lamina di ottone di spessore 0,4 mm. Non male per iniziare.
Ho preso questa lamina tra le mani ed ho inziato a sentirne la consistenza e la durezza, poi ho immaginato cosa potesse venir fuori e così ho disegnato su di un cartoncino una goccia abbastanza grande ma non troppo per creare degli orecchini.
Il passo successivo è stato quello di ritagliare la lamina dandole la forma di due grandi gocce.
Per tagliare ho utlizzato la forbice che si vede nella foto.
A questo punto ho preso il blocco di legno per la stozzatura, il martello ed ho iniziato a battere solo nella parte bassa della goccia, ovvero la parte tondeggiante.
Per il momento il risultato è questo e ne sono veramente fiera.
Nella seconda parte completerò il lavoro e vi mostrerò gli orecchini finiti.
E' la prima volta che mi cimento nella lavorazione delle lamine di metallo e vi assicuro che è un'esperienza molto particolare soprattutto quando non si conoscono bene le caratteristiche di resistenza e durezza, plasticità ed elasticità dei metalli.
Ho iniziato con una lamina di ottone di spessore 0,4 mm. Non male per iniziare.
Ho preso questa lamina tra le mani ed ho inziato a sentirne la consistenza e la durezza, poi ho immaginato cosa potesse venir fuori e così ho disegnato su di un cartoncino una goccia abbastanza grande ma non troppo per creare degli orecchini.
Il passo successivo è stato quello di ritagliare la lamina dandole la forma di due grandi gocce.
Per tagliare ho utlizzato la forbice che si vede nella foto.
A questo punto ho preso il blocco di legno per la stozzatura, il martello ed ho iniziato a battere solo nella parte bassa della goccia, ovvero la parte tondeggiante.
Per il momento il risultato è questo e ne sono veramente fiera.
Nella seconda parte completerò il lavoro e vi mostrerò gli orecchini finiti.
sabato 7 marzo 2015
Una maglia per iniziare la primavera
Un paio di mesi fa ho rovistato nelle buste di rimanenze di gomitoli di vecchi progetti e mi sono fatta ispirare da una combinazione di colori che fa pensare alla primavera: verde come il colore delle foglie giovani, azzurro come il colore del mare e sabbia.
Mi sono avventurata in un progetto che apparentemente mi sembrava semplice e veloce, ma in realtà mi ha impegnata non poco.
Cambiare colore spesso durante la lavorazione crea un intreccio di fili che, se non si scioglie, rende difficile l'avanzamento del lavoro.
Un'altra difficoltà è il raglan. Avendo utilizzato un filato diverso da quello indicato, ho dovuto procedere con delle modifiche rispetto al progetto originale.
Il modello è di Stella tutto maglia, n. 23, se vi piace posso fornirvi lo schema.
Mi sono avventurata in un progetto che apparentemente mi sembrava semplice e veloce, ma in realtà mi ha impegnata non poco.
Cambiare colore spesso durante la lavorazione crea un intreccio di fili che, se non si scioglie, rende difficile l'avanzamento del lavoro.
Un'altra difficoltà è il raglan. Avendo utilizzato un filato diverso da quello indicato, ho dovuto procedere con delle modifiche rispetto al progetto originale.
Dopo due mesi sono soddisfatta del risultato ottenuto. Vi assicuro che questa maglia indossata è ancora più bella.
Speriamo che questa primavera arrivi in fretta e che mi permetta di sfoggiarla, magari con una bella collana o un bel foulard.Il modello è di Stella tutto maglia, n. 23, se vi piace posso fornirvi lo schema.
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