Fiori di rame e acquamarina
Vi ho lasciati la settimana scorsa con la domanda: cosa diventeranno una volta finiti?Una domanda che aveva in sè una risposta ovvia, ovvero un paio di orecchini e un ciondolo, ma vederli finiti non è mai così ovvio.
Ho atteso un po' prima di confezionarli perchè credo che, quando si crea un gioiello, esistono due momenti in cui si prova piacere e soddisfazione e si vorrebbe che questi momenti non finissero mai:
- quando la materia prende forma;
- quando la forma diventa realtà.
Questo attrezzo mi è servito per levigare e lucidare i pezzi.
Un consiglio
A tutti coloro che, come me, hanno iniziato da poco o vorrebbero avvicinarsi a questa arte mi sento di dare un consiglio: cominciate a creare anche se la vostra postazione di lavoro non è ancora attrezzata, fatevi trasportare dalla fantasia e dalla creatività, fidatevi delle vostre mani, che vi assicuro, quando gli attrezzi scarseggiano, lavorano molto e soffrono un po', ma cosa c'è di più artigianale di ciò che è fatto con le proprie mani?
8 passi per indossare orecchini e ciondolo
- ho utilizzato una lamiera di rame dello spessore di 0.6 mm;
- ho forgiato a mano prevalentemente la lamiera, dando la forma di un fiore a quattro petali sia al ciondolo che agli orecchini;
- ho levigato e lucidato i pezzi con il meraviglioso DREMEL 3000;
- ho forato con un punteruolo il centro di ciascun fiore;
- ho tagliato il filo di rame da 1 mm in tre parti per creare le monachelle e il gancio del ciondolo;
- ho infilato in ciascuna parte di filo una pietra di acquamarina;
- ho dato la forma al filo servendomi di pinze con punte piatte e pinze con punte tonde;
- ho indossato i miei gioielli.
Spero che vi siano piaciuti e sarò contenta di ricevere i vostri consigli e le vostre indicazioni utili a migliorare le mie tecniche di lavorazione.
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